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La Rocca di Ravaldino è uno dei luoghi della memoria di Forlì. Il sito era un tempo assai imponente, difeso da possenti rivellini, cinto tutt'intorno da una rete di ampi e profondi fossati. Davvero impressionante doveva essere il colpo d'occhio per chi vi si avvicinava. In poco più di trent'anni si creò il mito della Rocca di Ravaldino, dall'edificazione, iniziata nel 1471, alla caduta, avvenuta sotto i colpi delle artiglierie di Cesare Borgia, nel 1503. Da allora questo glorioso monumento, divenuto sede carceraria e detentiva in tempi e circostanze diverse, è andato incontro a una sorte terribile e ingiusta: passare da bastione di difesa della libertà a simbolo di repressione. Anche se il corso della storia ne ha dissipato in parte la magia, queste pietre continuano a resistere con tenacia contro un destino fatto di gravissime mutilazioni e di abbandono. Se questi muri potessero parlare racconterebbero di un passato glorioso, di un tempo oramai remoto, in cui anche Forlì si trovava al centro della vita politica della penisola.