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"Giuseppina e Bettino come i due alberi di ovidiana memoria, lei il tiglio ormai radicato nei giardini del cielo, lui la quercia ancora aggrappata a questa terra matrigna, continuano tenacemente a intrecciare le loro fronde, avviluppati in un abbraccio che attraversa il tempo e vince la morte. Le ragioni del cuore non conoscono confini, si fanno sospiro, parola, musica, diventano poesia, respiro di un'anima".