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L'autore, poeta-fotografo e "percussionista concreto", prima di un concerto con la celebre cantante Sergio Armaroli Ingrid Caven al Berliner Ensemble (il teatro di Bertolt Brecht) decide, nel giorno del suo ennesimo compleanno - il "ventisette di gennaio" - di percorrere a piedi la città di Berlino "verso il Muro" in una ricostruzione a posteriori della memoria dell'Est. Preso dalla "nostalghia" e "raccogliendo segni tangibili di un passaggio, di uno sguardo o di un pensiero" trascrive un diario per immagini (trovate) e per questo debitore all'amico e compositore Giuseppe Giuliano che ha reso possibile il viaggio.