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In una cittadina cinese ai confini con i villaggi birmani, il tempo sembra essersi fermato, la vita scorre scandita da ritmi lenti e antichi; le "diafane guardiane dei cinque laghi e dei quattro oceani" vegliano sull'affascinante popolo dei Dai, sulla natura superba e rigogliosa, sui luoghi magici e benedetti da Buddha. Tra loro c'è la Dea-Serpente, splendida figura della mitologia locale, immortalata sulla parete di un tempio antico con in mano il suo fiero scettro di perle e argenti. È il simbolo della donna intrepida e volitiva che ha raggiunto il suo equilibrio interiore e non teme le sfide della vita. A lei si ispirerà la giovane protagonista del romanzo: un'occidentale che vive da molti anni in Oriente e che intraprenderà un lungo viaggio interiore alla ricerca di se stessa e della felicità. Il suo destino si incrocerà a quello di tre misteriose indigene che hanno vissuto vicende drammatiche, sullo sfondo degli anni più difficili della storia cinese. Attraverso le loro testimonianze la straniera riscoprirà il vero senso della vita e imparerà ad amarsi e a valorizzarsi lasciando alle spalle il passato e i ricordi più tristi.