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La pandemia ha prodotto nel mondo effetti molto negativi sul PIL e sul debito pubblico. Secondo una stima del Fondo Monetario Internazionale, nel 2022, il rapporto tra debito pubblico globale e PIL supererà il 100%. I livelli attuali di indebitamento dell'Italia sono paragonabili solo a quelli raggiunti dopo la I Guerra Mondiale. È il caso di chiedersi se le democrazie si siano dotate di sistemi istituzionali e modelli di stato sociale compatibili con le risorse disponibili e avranno la capacità di risposta e adattamento ai cambiamenti. Si cerca qui di rispondere a queste domande. Ci si sofferma sugli interventi di stimolo alla crescita, partendo da un'analisi dell'andamento demografico e della produttività che sono le 2 principali determinanti dello sviluppo economico. Il PNNR recentemente approvato e gli obiettivi strategici, sembrano andare verso la giusta direzione, ma si ha la sensazione che le misure di natura normativa o finanziaria non siano sufficienti. La democrazia sopravvive se è in grado di prendere le decisioni che possano garantire il benessere e la coesione sociale. È giunto il tempo di pensare alle future generazioni, il tempo del coraggio di salvare la democrazia.