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Il titolo di questo numero di Koinos, "Estraneo e conosciuto in psicoanalisi", ci riporta alle origini del pensiero freudiano: «unheimlich [perturbante] è evidentemente l'antitesi di heimlich [...], e quindi familiare [...] non tutto ciò che è nuovo e inconsueto è spaventoso, la relazione non è reversibile» (Freud, 1919). I lavori qui raccolti, nella loro varietà di vertici, attraversano le dimensioni dell'Estraneo-Conosciuto nell'evoluzione del pensiero psicoanalitico e nell'incontro con esse nella stanza d'analisi, tanto nella dimensione individuale quanto in quella gruppale.