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"L'istituzione negata", a cura di Franco Basaglia è stato ed è tuttora un libro di riferimento per gli operatori della salute mentale, psichiatri, psicologi, assistenti sociali e infermieri. Su quel "jobs act" della psichiatria si è formata più di una generazione, affascinata dall'idea che l'Istituzione debba essere superata a profitto di una de-istituzionalizzazione non più dilazionabile e di un inserimento del malato di mente nel tessuto sociale. Ugo Amati, psichiatra e psicoanalista, formatosi in Francia all'interno del movimento di "Psicoterapia istituzionale" ripercorre e ripropone questi temi, storicizzandoli, riservando la negazione non tanto e non solo all'Istituzione, che dopotutto è un asilo, ma ad una psichiatria malamente intesa che rischia di scomparire a profitto di un vuoto teorico e pratico imbarazzante. Doriano Fasoli, il suo interlocutore, lo incalza con domande tese a far emergere la radicalità di una posizione critica piuttosto rara nel panorama della psichiatria attuale e della stessa psicoanalisi, rinchiusa nel proprio appartato recinto.