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La sublimazione è il trattamento della soddisfazione pulsionale, ma al tempo stesso vuole comunicare qualcosa, stupire, rallegrare, criticare, punire, angosciare (si veda un esempio tra tutti: i bambini impiccati di Maurizio Cattelan). È sempre rivolta a un pubblico, è un atto sociale benché possa prodursi in un estremo raccoglimento. Oggi però la sublimazione diventa incapace di governare le energie psichiche che la promuovono e lascia posto alla lavorazione nevrotica di un resto che prende la via di un godimento senza fessure, non legato all'Altro, ma all'Uno, al godersela tra sé e sé, che chiamiamo, forse impropriamente, perversione. I prodotti della sublimazione (opera d'arte, santità) non stanno più sul piedistallo, ma sullo "sgabello, eska-beau" che, in parte, occupa il luogo convenuto per la creazione, in parte cade fuori dalle ideologie che lo hanno eretto. La sezione monografica ospita testi interessanti, per lo più di giovani che, a vario titolo, partecipano alla Scuola Lacaniana o simpatizzano con essa. "Attualità Lacaniana" raccoglie gli interventi più significativi presentati a Padova nella giornata dedicata all'Autismo tra clinica e politica (ottobre 2013), e quelli della conversazione clinica su Fantasma e reale, svoltasi a Milano nel febbraio 2014.