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La Psicologia del Profondo ha fin dall'inizio sviluppato alcune categorie ermeneutiche che si sono poste come la prosecuzione dell'indagine religiosa dell'Occidente. Accanto ai metodi e agli approcci già in uso, il libro illustra la nascita e lo sviluppo della Esegesi Simbolica. Un dispositivo di riappropriazione emotiva delle pagine sacre. Un recupero simbolico di trame che rischiano in alternativa di divenire distanti e incomprensibili. L'Esegesi Simbolica considera l'Antico e il Nuovo Testamento delle formidabili miniere di verità rivelate. Il libro cerca di recuperarne il valore attraverso due momenti di indagine. Nella I parte, la strada, viene definito il metodo esegetico dal punto di vista teorico. Mentre nella II parte, il deserto, l'Esegesi Simbolica viene mostrata nella sua prassi. Viene cioè applicata all'interpretazione di alcune vicende scelte del Primo Testamento. Lo scopo è quello di presentare un tema di nicchia dell'attuale dibattito psicoanalitico. Un metodo esegetico la cui elaborazione ha rappresentato uno sforzo gigantesco da parte di Jung e che ora è stato accolto come strumento privilegiato di indagine della nostra sensibilità psichica e spirituale.