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Di morte, nessuno vorrebbe mai parlare. La nostra società fa di tutto per negarla: viva la vita, viva tutto quello che è giovane e fresco. L'affetto è lasciato libero di trascurare l'età anagrafica; la durata media della vita rimane una curiosità statistica, certo non un limite accettabile. Quando invece è una causa esterna ad agire in modo improvviso e inaspettato (un incidente stradale o sul lavoro, un suicidio, oppure una catastrofe naturale), allora la morte colpisce tutti in modo violentissimo e doloroso, lasciando un segno indelebile in chi la subisce. Questo libro si occupa di questo, di lutto traumatico, e lo fa in modo straordinariamente semplice e diretto, sfruttando le esperienze - umane e professionali - di alcuni tra gli interpreti più importanti a livello internazionale di una cultura empirica vecchia come il mondo eppure relativamente nuova per studio sistematico e attitudini cliniche. Così, con un linguaggio accessibile a tutti, viene descritto passo per passo che cosa accade dopo una disgrazia, quali le reazioni più comuni, e che tipo di difficoltà i "sopravvissuti" devono affrontare dopo la morte improvvisa di un loro familiare o amico caro.