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A duecento anni dalla nascita del poeta francese per la prima volta questo manualetto - che nel titolo omaggia il "Tennyson vu d'ici" di Mallarmé - prende in considerazione alcune tracce di Baudelaire presenti nella stampa italiana agli albori dell'Italia Unita: gli anni che precedono pubblicazione della prima piccola breve monografia interamente dedicata al poeta francese da Gerolamo Ragusa Moleti e stampata ad Agrigento nel 1878. Sarà l'occasione per tornare a ripercorrere le tappe del rapporto Carducci-Baudelaire e - sulla scia degli storici studi di Trompeo e Rodolfo Macchioni Jodi - per collocarlo nel contesto delle contemporanee polemiche con la scapigliatura, in un dialogo che coinvolge Charini, Zandrini, Molineri, Praga e Guerrini; nonché per leggere i necrologi italiani di Baudelaire che apparvero nel settembre 1867, particolarmente quello stampato su «Il divin Salvatore», oltremodo influenzato dalla pubblicistica oltramontana di Louis Vueilliot in polemica con Jules Vallés e mai segnalato dalla critica. Si dirà di Emilio Praga, di Giovanni Camerana e della scapigliatura, ma anche della principessa Dora d'Istria e di Cesare Lombroso, Eugenio Camerini, Giovanni Polli, Amedeo Roux, Goffredo Strafforello, Vittorio Salmini, Anton Giulio Barilli, Edmondo De Amicis, Salvatore Farina, Pompeo Molmenti, e Carlo Dossi. Con una puntata su croquis e dipinti di Pio Caglieri, Ernesto Allason e Domenico Morelli.