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Charles Du Bos toccava il suo perielio, il punto più prossimo al Sole, quel giorno radioso quando scrisse la sentenza stratosferica: «la Letteratura è la Vita che si rende consapevole di se stessa, quando nell'anima di un uomo di genio essa raggiunge la sua plenitudine di espressione». Puntualmente accade per Simone Bocchetta in questo suo libro. Un libro popolato da sperimenti alchemici, la cui ricetta rimarrà segreta. Il piombo si trasforma in oro. È questo mistero che ora guida la danza. Ogni scrittore degno del nome pratica le sue furfanterie, rimestolando nel quasi infinito paiolo della lingua. Ma senza avanguardia, in pretta solitudine, col favor della notte, quando tutte le parole sono buie. Il pescatore di perle nere trova etimologie rimaste segrete, strappa il pensiero al "principium firmissimum" di non contraddizione e lo assegna alle ombre della caverna del Principio. (dalla Prefazione di Andrea Gareffi)