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Gli sviluppi delle scienza non hanno portato solo i vantaggi della divisione del lavoro, ma anche gli inconvenienti di una iperspecializzazione e compartimentazione del sapere che progressivamente sta atrofizzando la possibilità di comprensione del reale. La medicina, come ogni campo del sapere, non si è sottratta a questo destino. Con l'avanzare del progresso tecnico-scientifico, è stata investita da un sempre più marcato processo di specializzazione che l'ha condotta a differenziarsi progressivamente dalla medicina tradizionale cinese, rinunciando alla vocazione olistica che con essa, in un passato non remoto, condivideva. Due medicine apparentemente così diverse e distanti, l'occidentale, supertecnologica e iperspecializzata, l'orientale, empirica e olistica, oggi finalmente si stanno riavvicinando, in un dialogo che si auspica sempre più fecondo. Questo è l'obiettivo che ci si propone nella Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università degli Studi "Sapienza" di Roma con il "Master Internazionale di II livello in Integrazione tra Medicina Tradizionale Cinese e Medicina Occidentale" e con meeting annuali tesi a valorizzare il dialogo fra le due culture.