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"Ut pictura poesis: sarebbe facile albergare questa bella impresa sotto il cartellino, come diceva Contini, dei pur lusinghieri rapporti secolari tra arti e, in particolare, tra testo verbale e (rap) presentazione delle immagini. Ma sarebbe ingeneroso limitare alla pura giustapposizione un libro e una mostra di tal nuovo genere. In realtà qui si svolge il racconto delle parole e quello delle forme, letteratura, pittura, scultura e incisione, non esposte nel puro accostamento parallelo o, peggio, sghembo, dei codici espressivi e comunicativi contigui, ma intese nel loro profondo e perdurante intreccio poietico.L a letteratura, specialmente, si esalta in più dimensioni e i suoi prodotti più evidenti, i personaggi, si dotano del linguaggio (più) appropriato. E per il lettore osservatore, da allora, essa ed essi esistono per davvero e entrano a far parte del (suo) mondo. Questi racconti definiscono perciò l'incontro tra due realtà, il testo pluricodificato e il suo fruitore, che diventano occasione multipla e coinvolgente di creatività, tra letteratura e arte. E ogni autore, scrittore e artista, descrive l'incontro a suo modo specifico. [...]" Rino Caputo