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Come facevano i banchieri fiorentini del XV secolo a generare ricchezza senza spostare un solo fiorino da Firenze? Come era possibile governare e rendere redditizio il complesso sistema delle triangolazioni di merci e capitali nei principali mercati europei, esposti costantemente al rischio di pirati e tempeste? Da lì è partito Giuseppe Palumbo per immaginare un avvincente intreccio narrativo che vede affrontarsi, tra le nebbie del tempo, diversi personaggi, alla ricerca del magico strumento che consente di anticipare il destino degli investimenti, governando gli eventi e la casualità. Banchieri, mercanti, donne di potere, avventurieri erranti e assassini si contenderanno il prezioso oggetto, fino alle pagine finali, dove tutte le tessere del mosaico saranno ricollocate al loro posto e il disegno risolutore apparirà nella sua chiarezza. Questa storia rivede in campo alcuni dei personaggi al centro di un precedente volume di Palumbo: "Eterna Artemisia".