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"Nessuna ideologia, nessuna "grande narrazione" è riuscita a farsi portatrice dei valori che la Massoneria rappresenta e trasmette, nessuna ha saputo preservare la "dignità" dell'uomo. Dobbiamo tutte abbandonarle, le ideologie, e "costruire" qualcosa di nuovo. Dobbiamo dare, da "muratori", un senso nuovo al costruire. Non solo un senso in cui abitare ma anche uno spazio, etico-politico, da condividere. Questo libro - concepito in un bar a Trieste, maturato a Milano e strutturato nella torre del castello di Compiano - raccoglie riflessioni, spunti, seduzioni emerse in ore di chiacchierate con un filosofo e un autore Rai. La Massoneria è una società iniziatica, ma la costruzione dell'uomo è qualcosa di più ricco e complesso dell'organizzazione perfetta del suo sapere. È impossibile pensare alla Massoneria senza la "filosofia perenne" che la costituisce. Ma è avvilente immaginare una Massoneria che non sappia dire più niente all'uomo, che non sappia più essere ribelle e controcorrente contro ogni sovrastruttura che lo umilia."