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Istintivamente le accarezzavo i capelli e mi riempivo i polmoni e la memoria di quel suo specialissimo profumo di muschio, di limone e di gelsomino, come di quella Sicilia abbandonata, ma non dimenticata, anzi drammaticamente dentro di me come una spada. "La nostra storia - disse - è cresciuta nella comune scoperta delle parole, delle sensazioni e delle esperienze. Rispetto a coloro che cercano, nel rapporto amoroso, una sorta di prigionia serena e dorata, noi invece abbiamo battuto la strada impervia della libertà... Di fronte a una umanità ripiegata nello stanco conformismo dell'oggi, noi abbiamo fatto i conti con la vita, quella vera. Possiamo quindi guardarci negli occhi con rispetto, perché siamo stati noi stessi fino in fondo".