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"Non vuole, il poeta, tornare al passato, non è un messaggio politico quello che ci invia, ma è, quello che ci propone, un contenuto quale solo la parola poetica può veicolare: quello di farci riassaporare [...] il nostro smarrito e sano senso del tempo, nel modo magico e misterioso in cui possiamo riappropriarcene attraverso la parola, ovvero rivivendone il passo lento [...] nelle sincopi del nostro respiro. Per alleviare la pena di eresiarchi danteschi votati a un tempo morto, per restituirci il sentimento della durata faticosa e produttiva, per rimodulare le frequenze della nostra voce sui ritmi pazienti delle cose antiche. In una parola, perché possiamo anche noi, leggendo, compiere il miracolo della parola: far germogliare il vento." Francesco Fioretti. Presentazione di Francesco Fioretti.