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Rimasta sola, dopo la tragica scomparsa del marito, Martina ripensa con nostalgia alla sua infanzia, spensierata e felice, condivisa con i cugini. L'attaccamento romantico a quel periodo della sua vita è la molla che la spinge a scrivere un romanzo che parla di loro e l'idea di coinvolgerli, per dare una conclusione alla storia, è lo spunto che la porta ad organizzare una cena. Ma basta poco ad incrinare le sue certezze: un sogno, o meglio un incubo, riesce a mettere in discussione i suoi propositi e a farla vacillare. Grandi abbracci, risate e qualche lacrima... I repentini cambi di scenario durante la serata la portano a riflettere sul significato degli affetti, sull'idealizzazione dei ricordi che vorrebbe mantenere intatti nel cuore e a prendere coscienza dell'inevitabile cambiamento di ognuno. Il confronto con la realtà le rende visibile e chiaro il distacco che il tempo ha operato: procedere dunque nell'intento con caparbietà o buttarsi tutto alle spalle? In un susseguirsi di eventi e momenti tragicomici la decisione sarà legata a doppio filo ai sentimenti contrastanti che riempiono l'atmosfera...