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Mentre sono ancora fumanti le macerie della seconda guerra mondiale e in una Italia lacerata dalla guerra civile, un giovane partigiano cattolico, Enrico Mattei, viene nominato Commissario Straordinario dell'Agip con il mandato di smantellare l'azienda. Mattei, che è un uomo abituato a pensare con la sua testa, esamina attentamente la questione, scopre che in Val Padana c'è un consistente giacimento di gas e ritiene una follia lasciare l'Italia della ricostruzione senza una grande impresa nazionale nel settore dell'energia. Mattei disobbedisce al mandato ricevuto e mette a punto un'idea ardita: portare energia a basso costo agli italiani con una grande impresa che ha come obiettivo il bene pubblico. Lo strumento per riuscirvi è l'Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) che compete alla pari con le grandi compagnie internazionali che monopolizzano il mercato dell'energia. L'Eni varca i confini grazie alla formula che Mattei utilizza: contratti di pari dignità, tra Stati produttori e Stati consumatori. Formula che porta un risultato dietro l'altro. Mattei è dunque un protagonista della rinascita italiana e del ruolo dell'Italia industriale nel mondo. La sua storia si intreccia con quella di Kennedy che ricevendolo alla Casa Bianca lo avrebbe consacrato ad un ruolo chiave per il futuro dell'Italia e dell'Europa. Ma la tragedia di Bascapé ha spezzato tutti i sogni. E questo libro vuol far conoscere la sua storia.