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Il lettore attento troverà, in questo pamphlet, una parte, che apparentemente appartiene più a me che a lui, mio padre, ma la scrittura, sosteneva Leopardi, è "suggestiva", perché custodisce spesso misteri, segreti, conosciuti solo dall'autore, sebbene, aggiungo questa volta io, i critici provino, non sempre con risultati soddisfacenti, a svelarli. Ma perché? Innanzitutto, perché non leggono tutto dei loro autori e poi (ma potrebbero esserci altre spiegazioni, che non è qui il caso di elencare) perché rischiano di sorvolare superficialmente su pagine che, ripeto, nella loro apparente estraneità, potrebbero rivelarsi invece fondamentali per capire e tentare di spiegare forme di pensiero e di sentimento, incardinate nell'animus più profondo di uno scrittore. (...) Francesco D'Episcopo