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«(...) Questo scenario è rappresentato nella raccolta di versi di Domenico Pisana, Nella trafitta delle antinomie, con sensibilità ed equilibrio, con accenti patemici che inducono il lettore ad interrogarsi senza mai cedere alla rassegnazione o allo sconforto. Ad una riflessione sul contesto esorta l'epigrafe sciasciana, posta in esergo al libro: "Nessuno è al di sopra di ogni sospetto". L'opera di Sciascia, i suoi singolari gialli, i suoi pamphlets costituiscono una continua e penetrante indagatio veritatis. Se la citazione dello scrittore di Regalpetra ci esorta ad una disposizione critica verso la realtà che ci circonda, la dedica della raccolta, che il poeta riferisce con dolcezza alla neonata nipotina Emma, "distesa di sogni sui sentieri della mia tarda età", ci induce a sperare. Come ogni atto poietico e poetico anche Nella trafitta delle antinomie è testimonianza di fede nella parola, sostenuta dalla fede dell'autore. Ma la nostra contemporaneità è segnata da una parola sempre più retorica, cinica e interessata, una parola che perde capacità di significazione e possibilità di raggiungere l'altro. (...)»