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"E è forse la congiunzione più congiuntiva che io conosca e si congiunge strettamente alla poesia serialmente congiuntiva di Giovanni Ronzoni, il quale, da colto architetto, adoratore de Le Corbusier, ben sa che i materiali, sia poetici che architettonici, vanno accuratamente scelti ed assemblati secondo partiture armonicamente continuative e mai sospensive. Si vuol dire che il discorso può continuare all'infinito, anche se la vita con le sue incalzanti esigenze costringe a sospenderlo sulla soglia dell'infinito. Giovanni Ronzoni è un personaggio sicuramente singolare nel panorama, sempre più complesso e confuso, della poesia contemporanea, che da sperimentale si è fatta visiva e molto altro." (Francesco D'Episcopo)