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Nel mondo tecnologico in cui viviamo, gli spazi virtuali reclamano la loro presenza in palcoscenici sempre più globali. I canali della vita reale e virtuale potrebbero non restare a lungo duplicati, ma piuttosto fondersi in un unico spazio in cui ciò che è consciamente e inconsciamente appartenente al singolo sarà pressoché collettivo. Il web è questo assurdo luogo in cui le emozioni, vere o false che siano, si trasformano e ci contagiano. L'idea di empatia che fino ad oggi abbiamo nutrito, viene tristemente fagocitata. Il dualismo in cui viviamo tra qualche decennio non avrà più senso... le chele di un granchio saranno come le braccia di un uomo, i filiformi flagelli di un batterio come gli affilati strumenti di un chirurgo. Alla notte si aggiungerà il giorno ed entrambe spariranno in un ambiente di segni senza spazio e senza tempo. Forse è inutile sforzarsi con bonomia nel trasmettere impacciati consigli ai nostri figli, sono solo patetici tentativi carichi già al loro nascere di frustranti sconfitte. (...)