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La vita, si dice, è fatta di incontri, e il romanzo di Alessandro Izzi ce lo dimostra ampiamente. Andrea, un sedicenne di provincia, figlio di un metalmeccanico che ha investito su di lui le sue speranze di riscatto sociale e per questo lo fa studiare e tiene molto alla scuola e al profitto scolastico, incontra per caso Hanns, un trentenne tedesco che soggiorna per qualche tempo in Italia. Un incontro fortuito ma non troppo perché c'è una ratio che guida gli eventi e le situazioni: il caso sembra qui delinearsi piuttosto nell'accezione del "aia" greco, ossia il momento giusto, opportuno, l'occasione che permette ai due giovani di percorrere un tratto di strada insieme e di creare una storia ricca di senso e di emozioni. (...)