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Queste pagine riproducono, o vorrebbero riprodurre, il vortice iridescente delle speranze, dei dubbi, degli sconforti, dei sogni, delle veglie affannose e disperate di un reduce della prima guerra mondiale che ritorna, provato nel corpo e nello spirito, al suo paese natìo nel desiderio mai sopito di ritrovare in esso, nello spettacolo della natura ancora intatta, tra le mura della casa ricca di ricordi e di affetti, tra i carruggi del borgo e nella presenza di persone amate e mai dimenticate, nei ricordi struggenti della fanciullezza, una nuova speranza nel futuro, un nuovo coraggio per affrontare la vita dopo le prove strazianti della guerra e della prigionia, dopo aver visto morire gli amici più cari, i compagni di lotte e di sacrifici con i quali aveva condiviso nelle trincee gli scontri sanguinosi e i colloqui fraterni nelle notti insonni dei bivacchi...
