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Questo libro è stato scritto tra gennaio del 2019 e marzo 2020. Ad ispirare l'autrice, storica dell'arte e appassionata di storia dell'astronomia, il ripresentarsi della congiunzione di Giove e Saturno nel segno dell'Acquario (300° sull'eclittica), il 21 dicembre 2020. Sulle congiunzioni dei due pianeti superiori e dei due pianeti superiori con Marte, si era basata per centinaia di anni la scansione del tempo in cicli marcati da un grande anno cosmico di 960 anni solari. Questi aspetti astronomici sembrano poi essere alla base della letteratura apocrifa riguardante l'episodio dei Magi e la Stella ed anche, in modo indiretto, delle prime raffigurazioni figurative dei Tre Re. A partire dal Trecento, la congiunzione di Giove e Saturno sarà invece al centro di una nutrita letteratura apocalittica di cui si può ritenere iniziatore Pietro D'Ailly. Tale configurazione celeste fu quindi alla base della letteratura dei Consilia sulla peste: in particolar modo la congiunzione di Giove e Saturno in Acquario venne ritenuta per secoli la causa primaria della diffusione delle epidemie. Nel XVI secolo tale congiunzione sarà oggetto delle dispute tra il cattolicesimo e il nascente protestantesimo luterano. Dipinti, incisioni e sculture accompagneranno questo percorso di ricerca e, sulla falsariga delle congiunzioni tra Giove e Saturno, sveleranno al lettore gli intrecci letterari e figurativi che legano in modo indissolubile l'Occidente con l'Oriente accomunati dall'osservazione e dalla fascinazione per gli eventi celesti. Per millenni l'osservazione delle stelle e la loro interpretazione religiosa, filosofica e artistica, sono state il riflesso del rapporto ontologico tra l'essere umano e l'universo, nel suo cammino infinito alla ricerca del divino.