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"Il futuro nasce dal presente. Ma soprattutto dalla conoscenza e riflessione sul passato. Carpi ha un passato certo, definito, ed è un passato in cui la manifattura tessile è stata protagonista assoluta di una stagione economica e sociale fiorente, artefice di quel benessere che per anni ci ha collocato ai primi posti in Europa. Ma chi sono stati gli attori di un'impresa collettiva così eccezionale? I lavoratori tutti, imprenditori e operai, lavoranti a domicilio e contoterzisti. E anche i sindacati. Anche se forse bisognerebbe declinare al femminile molte di queste parole, perché la storia del tessile carpigiano è prima di tutto una storia di donne lavoratrici. Una storia che ho provato a ricostruire, dalle sue origini - cioè dal truciolo - fino ai nostri giorni. Non l'ho fatto per puro interesse storico, ma per la passione civica che ancora, nonostante i wertheriani "dolori", mi anima: l'ho fatto per comprendere meglio il presente e, ancor più, per immaginarmi il futuro della Carpi di domani. Un futuro in cui la nostra comunità non potrà prescindere dai fili che ci legano alle tradizioni più virtuose, ma nel quale dovremo anche riconquistare il ruolo che ci spetta nei nuovi scenari globali. L'unica via per farlo è, a mio avviso, quella dell'eccellenza e dello sviluppo sostenibile, come dimostrano i successi di quei pochi ma grandi imprenditori che si stanno muovendo da anni in questa direzione. Non sono solo parole, possono diventare fatti. A chi avrà la pazienza di leggere queste pagine spero che verrà voglia, se non di darmi ragione, almeno di discuterne e di provare insieme a tracciare una nuova rotta".