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A Modena il Duomo e la città sono un tutt'uno: la Cattedrale "parla" del mistero di Dio e insieme del mistero della Chiesa e dell'uomo. La cattedrale di Modena vive di tre spazi, ai quali corrispondono altrettanti tempi. Lo spazio della cripta, in origine luogo del culto delle reliquie e più tardi anche dell'adorazione eucaristica, è lo spazio della preghiera personale, del rapporto intimo con il Signore. La cripta custodisce il tempo della storia e del mistero: la storia locale, rappresentata dalle reliquie del santo, e il mistero della spiritualità personale. L'aula è lo spazio della liturgia e della celebrazione, quando l'assemblea convocata si nutre della parola, dei sacramenti e specialmente dell'eucaristia: è lo spazio della comunione, nel quale la comunità cristiana rinsalda i propri legami. E custodisce il tempo liturgico-escatologico. Infine lo spazio del sagrato e della piazza, aperto verso la città: è lo spazio della missione, l'incontro con il quotidiano, il richiamo all'annuncio e alla testimonianza. E custodisce il tempo dell'uomo, con i suoi ritmi di lavoro e di riposo, le fatiche e le gioie.