Tab Article
"Arturo Delle Donne negli ultimi vent'anni elabora una ricerca che tradisce la fotografia, mettendo in evidenza il carattere elusivo, truffaldino e beffardo del mezzo stesso. Una pratica che viviseziona un compromesso, quello tra narrazione e tecnologia, tra narrazione e realtà. È per questa ragione che il carattere metafotografico della ricerca si evidenzia in una dimensione narrativa; riflettere sul mezzo, portarlo sull'orlo del precipizio è un modo per costruire o ricostruire qualcosa, è una delle tante e possibili forme in cui si declina l'intreccio". "...La fotografia, in questo modo, con il suo potere di rendere reale ciò che rappresenta, certifica come dati di realtà brani immaginari, realtà inconsistenti, materia onirica. Delle Donne, però, con le sue opere ci dimostra come tutto ciò che costituisce il nostro immaginario collettivo abbia ormai assunto una sua consistenza ineludibile: fa parte delle nostre vite, ci appartiene e ci coinvolge pienamente".