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Sette giorni che raccontano una storia. La storia di tre generazioni di donne: nonna, madre e figlia. Tre vite che si intrecciano, momenti che si richiamano gli uni con gli altri, passato e presente che convivono e accadono contemporaneamente. Le voci di queste donne gridano vita: le udiamo, bambine, strillare disperate; adolescenti, sussurrare parole d'amore; adulte, imprecare contro le bombe distruttrici sulla Germania nazista, cantare nenie che accompagnano il sonno e fanno dimenticare che la guerra ha portato via l'essenziale (il cibo, la casa, i padri). Nelle pagine scritte da Annette Pehnt, i piani temporali si sovrappongono e le voci delle protagoniste si riuniscono. Eppure, ciò che tra di loro si avverte è la distanza scandita da un assordante silenzio. Ciascuna è nascosta, arroccata dietro la propria incapacità di comunicare per davvero, di esprimere sentimenti, di parlare di sé con onestà. Così, nella malinconica danza degli addii, i segreti di famiglia se ne andranno e a restare sarà solo la "Cronaca di un affetto".