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Uno dei momenti più significativi della mia attività all'interno del mondo musicale è la lunga intervista che ho realizzato con Steve Hackett e Richard Macphail sul palco del Teatro Govi di Bolzaneto, nell'ottobre del 2012. Serata magica e incontro straordinario se si pensa che vidi Hackett da molto lontano, al Palasport di Torino, nel febbraio del 1974, e all'improvviso potevo parlare con lui, con il pubblico che pendeva dalle sue labbra. Ad una mia domanda relativa alla possibilità che anche i giovani potessero arrivare ad apprezzare una musica che ha vissuto momenti di splendore in tempi lontani, quella progressiva, Steve rispondeva con un aneddoto, ricordando un giovane, forse figlio di un antico fan che, quasi preoccupato, gli aveva scritto manifestando un forte amore per i Beatles, e la conclusione del chitarrista fu: "Non è un problema di età, la musica ha le ali e può volare per sempre!". Non ricordavo questo particolare, ma trascrivendo l'audio dell'intervista, arrivato a questo punto, il titolo del book si è materializzato immediatamente, essendo sintesi di un concetto in cui credo ciecamente.