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Dal 1987 al 1994 - per sette lunghi anni - la banda della Uno bianca seminò il terrore in Emilia Romagna e nelle vicine Marche. Un caso criminale senza precedenti: i responsabili di circa cento rapine, altrettanti ferimenti e ventiquattro omicidi erano - tutti tranne uno - poliziotti. Come fu che un cancro di quelle proporzioni e violenza crebbe nella pancia delle forze dell'ordine? Perché ci vollero sette anni a estirpare il male? E il male fu veramente estirpato? Cosa ci ha insegnato e cosa resta oggi di quella tragica vicenda? A vent'anni dal clamoroso arresto dei fratelli Savi e degli altri componenti in divisa della banda, Carmelo Pecora - poliziotto a Forlì all'epoca dei fatti - ne ricostruisce la lunga sequenza di delitti e ripercorre le tappe principali dell'inchiesta, quella giudiziaria e quella della commissione parlamentare stragi e terrorismo, che si occupò del caso. E aggiunge altri scottanti interrogativi e questioni a quelli che, da allora, sono rimasti aperti. Come il problema della formazione delle reclute, del "rambismo" e dell'approssimazione nell'esercizio dei propri compiti e doveri istituzionali. Con una nota di Carlo Lucarelli.