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Poggio d'Elei è una località del comune di Scansano, la città del "Morellino", e in quella zona c'è un podere condotto, negli anni subito dopo la guerra, da un certo Aristide. Questo contadino, come in quasi tutti i poderi della Maremma di quei tempi, oltre a coltivare frumento, olivi e vigna, allevava polli e porci, non solo per il fabbisogno familiare, ma anche per vendere uova, galletti e maialini. Aristide raccontava di aver avuto una scrofa fornita di otto capezzoli che, dopo tre mesi, tre settimane e tre giorni da quando aveva preso il verre, sgravò dodici piccoli: quattro di loro dovevano essere eliminati al fine di permettere la buona crescita degli altri.