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"Ci avvicinavamo ora alla città... e il paesaggio assumeva a poco a poco un aspetto più gradevole, se mi è permesso dirlo, più civilizzato. Certo, anche qui gli ampi pascoli, i rari campi di cereali, la mancanza di abitazioni e gli ulivi abbandonati facevano pensare al terribile dominio delle esalazioni mortali, ma il suolo è verde e fiorito, la strada costeggiata da entrambi i lati da alberi, che splendono nel pieno rigoglio del primo fogliame primaverile. Presto emergono dalla pianura i bastioni della città, coperti di viali trasformati in passeggiate. Costava fatica immaginarsi che questo luogo ameno, come adagiato in un verde fresco, fosse uno dei più malfamati della penisola." (Otto Speyer)