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Negli ultimi anni dell'Ottocento un giovane calzolaio di Casciano di Murlo, noto a tutti come Baicche, si macchia di un delitto passionale e per sfuggire alla pena si dà latitante. Le sue vicende si spostano dal senese alla Maremma - dove incontra altri famigerati briganti quali Tiburzi e Fioravanti - attraverso le allora remote campagne della Val d'Orcia. Numerosi documenti come processi penali, testimonianze, verbali, corrispondenza tra autorità e articoli di giornali dell'epoca permettono di ricostruire con esattezza di particolari l'intera vicenda di Baicche durante i cinque anni in cui riesce a mantenersi nella macchia vivendo di estorsioni ai danni di ricchi possidenti e trovando ricovero presso poveri mezzadri e operai, spesso disposti ad aiutarlo in cambio di qualche favore. A metà tra documento storico e romanzo, le avventure giudiziarie e personali di Baicche vengono seguite fino alla fine attraverso i numerosi risvolti, colpi di scena e dubbi irrisolti che hanno movimentato un breve periodo della nostra storia così lontano ma anche così recente.