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I gay danno fastidio: perché si mostrano in Tv senza più pudore, perché non vogliono sentirsi una categoria "discriminata e speciale", perché spesso hanno molto da dire sulle libertà e i diritti di tutti. E nel contempo, non c'è alcun dubbio che negli ultimi due anni in Italia si sono moltiplicati e accresciuti i casi di intimidazioni, insulti, persino selvaggi pestaggi contro omosessuali. Estemporanee o premeditate, spesso compiute da vere e proprie squadracce, queste azioni sono il sintomo di una cupa e rancorosa rabbia verso le libertà e i diritti che faticosamente si stanno facendo largo nella società civile. Il braccio armato di questa forza oscura sono giovani sottoproletari sbandati, neofascisti a piede libero con precedenti, ultra e cafoni da stadio. Ma il mandante è una borghesia retriva e reazionaria, né di destra né di sinistra, la cui occhiuta complicità garantisce un humus di complicità e approvazione. Chi ha in odio la diversità e il vento di cambiamento sociale, nel contempo, minimizza e insabbia, tanto che sono pochissimi i casi che vengono veramente denunciati o emergono sui media. Come dimostra questo libro, la strada verso una società aperta è ancora lunga e tortuosa. Ma ormai non è più possibile chiuderla e fare finta di niente...