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Questo libro racconta l'avventurosa vita di Pascale Fancello detto Crodazzu (Dorgali 1891 - Roma 1953), affascinante quanto poco nota figura di anarchico sardo. Gli autori ripercorrono i passi di una movimentata esistenza, segnata da un carattere ribelle e sensibile alla causa degli oppressi. Dalla giovinezza dorgalese, alle lotte operaie in Liguria, Francia e Belgio, da fuoriuscito avverso al regime fascista. Dall'esperienza della guerra civile spagnola al ritorno a Dorgali, in prima linea nelle rivendicazioni contadine, fino agli anni romani vissuti da militante e polemico pubblicista. Con uno sguardo che spazia fra fonti documentarie e testimonianze orali, fra storia individuale e Grande Storia, gli autori restituiscono un ritratto inedito dove la vicenda del singolo si fa "paradigmatica di ciò che è stata la vita di tanti militanti e combattenti che si sono opposti alla dittatura, che hanno sognato un mondo nuovo, e che per un lungo periodo hanno creduto di poter costruire un cambiamento vero e sono stati poi disillusi dalla politica di sempre".