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I tre grandi temi indicati nel titolo di questo libro - fare, dire, sentire sono qui trattati a partire da convinzioni del senso comune colto o popolare. Il senso comune afferma che "tutto il mondo è paese" ma anche che "paese che vai usanza che trovi, e prescrive che "moglie e buoi dei paesi tuoi". Forse il maggior compito di ogni antropologia è riuscire a tenere alla pari, facendole diventare utili "verità", sia che "tutto il mondo è paese" e sia che "paese che vai usanza che trovi", per potere evitare il negativo di prescrizioni che vogliono "moglie e buoi dei paesi tuoi". L'umanità a cui apparteniamo è diversa nel fare, nel dire, nel sentire, ed è uguale sempre perché sempre deve fare, dire e sentire, deve produrre e riprodurre la sua vita producendo e riproducendo beni, regole, senso. L'assunto principale del saggio di Angioni è perciò la varianza-invarianza delle culture: il coincidere in un tutto omogeneo e il diversificarsi dei modi di vivere umani. Suo scopo essenziale è quello di contribuire a elaborare un atteggiamento non etnocentrico e tanto meno eurocentrico, non chiuso in se stesso e non ostile agli altri modi di vivere.