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Nella forma che diventa corpo, dipanandosi nello spazio e nel tempo, si radica l'opera di Guido Pinzani, il cui lavoro, che trae innegabilmente origine dalle esperienze scultorie sviluppatesi all'indomani della fine del Secondo conflitto mondiale, sempre coerente a se stesso e immutato nel tempo, solleva oggi, forsanche più di ieri, interrogativi nevralgici su cosa sia la scultura nell'età contemporanea. In questa antologica sono soprattutto le opere di grande formato ad essere protagoniste, molte delle quali inedite, mai esposte o pubblicate prima, esemplari unici come sempre nella sua ricca produzione, opere che chiariscono e confermano l'immutabilità del suo percorso. Un percorso che, maturato nel flusso dei favolosi anni Sessanta, e dopo avere assorbito, e soggettivato la lezione informale, non si è mai allontanato da visioni attente ai temi della forma, dell'oggetto e dalla ricerca di un puntuale profilo estetico.