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Tutta la produzione artistica di Fabio Viale è uno spiazzamento percettivo in cui i valori tattili della pittura e quelli plastici della scultura si fondono in un unico affinamento qualitativo per il sentimento: Door Release. È questo titolo, breve ma efficace, che ci vuol dire tutto e niente, che regola l'intero percorso del catalogo e della mostra. Door Release è anche il titolo di una delle opere simbolo della produzione artistica di Viale, che è più facile ricordare come la riproduzione tatuata della mano di Costantino: la volontà di voler inserire a grandezza naturale uno tra i più celebri resti della scultura romana tardo antica come la mano di Costantino, conservata ai Musei Capitolini, non è una citazione, o almeno non soltanto. È un continuum storico con la società odierna, con la quale l'artista spazia per l'intero percorso della mostra nella riacquisizione di un nuovo senso storico del gusto. Come un cortocircuito in cui Viale sovverte quegli storici equilibri estetici con i quali siamo stati abituati a guardare la scultura; un bello classico e ideale che nessuno prima di lui aveva pensato di rivoluzionare con un'altra tradizione, assai più antica: i tatuaggi.