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In catalogo il ciclo di opere di Aldo Mondino dei "tappeti stesi", simulacri di tappeti dipinti su telai; il ciclo delle "Turcate", chiaro riferimento al folklore turco, ma anche all'artista Giulio Turcato; dei "ritratti" di ambientazione araba; e culmina con il rifacimento di "Mekka Mokka" (1988), una sorta di tappeto-mandala, realizzato con l'utilizzo di 50 chili di caffè in grani su carta da spolvero. Una produzione che riesce a coniugare il piacere della pittura con la percezione chiara di un mutamento in atto, l'evidente spostamento del centro d'interesse mondiale verso culture considerate "esotiche", nonché con una serie di citazioni colte, tipiche dell'artista, in primis quella della produzione orientalista di Eugène Delacroix.