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Catalogo della personale che il maestro Dorigo mette in scena a Firenze (Galleria San Gallo Art Station, 23 ottobre 2009 - 6 gennaio 2010): il suo lavoro si può ben definire una "traduzione" di sequenze cinematografiche concentrate nell'atto unico, al tempo stesso lentissimo e istantaneo, della pittura. Dorigo raccoglie la testimonianza del regista russo Tarkovskij e la utilizza come canone artistico, sorgente di immagini e visioni, icona da cui partire e a cui rivolgersi per giungere a una personalissima visione, trasfusa in un trascorso di tempo, tradotto ma prima intravisto. Egli è pienamente e intensamente un artista che usa la pittura, la scrittura, il colore, la fotocopia, l'immagine moltiplicata con tutta l'appassionata avidità di mezzi che può concedersi soltanto chi è in possesso di uno stile abbastanza forte da non scomporsi e non confondersi di fronte a qualunque avventura di linguaggio.