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L'evidenza prima della poesia di Franco Frainetti è la sua perspicua e ben scontornata brevità, fatta di brevi versi in brevi poesie, in un concentrato di poche parole smarginate nel bianco della pagina per fare spazio al silenzio. "M'affido al silenzio" è un suo verso. D'altronde fin nel titolo, "Omessi silenzi", l'autore considera le sue poesie adempimenti venuti meno alla consegna del silenzio, appunto "falsi silenzi". Titolo che rinnova il suo precedente, Insofferenze, e che ugualmente comprende in qualche modo due opposti: qui voce e silenzio, là patimenti e fuga dalla sofferenza. Da queste piccole suite in versi, da questi rapidi giri di note e di impressioni, rintocchi di arie e di rime, sale la voce del poeta, di solito al riparo in una stanza, quasi proiezione fantastica di un mondo mentale ben più ampio. Prefazione di Gabriella Sica. Postfazione di Rino Caputo.