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Nello scenario di eventi rievocatori del centenario della rivoluzione d'ottobre del 1917 si inserisce questo libro che descrive, vissuto nella capitale dell'Unione Sovietica, il periodo della perestroika gorba?ëviana, culminato nel crollo dell'impero sovietico e nella rovina del suo sistema ideologico. Osservatore di quegli eventi epocali è l'autore, un consigliere della carriera diplomatica presso l'ambasciata italiana a Mosca, luogo poliedrico dove convergono immagini, riflessi e giudizi prodotti da personaggi del mondo "ufficiale" e da quello della varia, viva umanità. L'osservatore, peraltro, trova umanità anche nell'ambiente ufficiale, e vede materializzarsi, nel vasto scenario di persone e fatti della crisi circostante, le certezze e le negazioni rivolte - dall'inizio della sua formazione individuale - all'ideologia, l'affezionata fiera antagonista, destinata a scomparire. Un quarto di secolo dopo gli eventi raccontati, oltre all'evocazione del pensiero ideologico, troviamo in questo saggio varie immagini di vita di città e di ambasciata.