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"Ci vuole un certo coraggio per andare ad aggiungersi alla lista apparentemente senza fine dei libri sulla guerra. Questo volume, invero, trae la sua ragion d'essere dal racconto di un'operazione storica, sotto alcuni aspetti pioneristica: è la storia straordinaria della propaganda diretta ai paesi nemici nel 1918. [...] Molti fatti interessanti, addirittura drammatici, non potranno mai essere divulgati: sarebbero violati gli accordi con persone che hanno svolto un servizio di valore con sprezzo del pericolo, e potrebbero essere esposte a rappresaglie. Le attività di Crewe House supereranno ogni giudizio grazie ai risultati. I commenti tedeschi sul dipartimento del visconte di Northcliffe non lasciano spazio ad alcun dubbio rispetto al verdetto dei paesi nemici." Recita così la Prefazione dell'autore alla prima edizione nel 1920 di questa avvincente storia della propaganda britannica durante la Prima guerra mondiale. Altri libri erano usciti, altri ancora usciranno, ma sicuramente questo non passerà inosservato, e sarà parte di un'ampia polemica sull'uso della propaganda, per alcuni della menzogna, in tempo di guerra che lacererà l'opinione pubblica inglese ed europea.