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C'è un "filo rosso" che, nella Milano del primo Novecento, lega le teorie e le pratiche della medicina con le idee e i valori del socialismo. Un filo attraverso cui la medicina sociale di fine secolo si è trasformata nel socialismo medico di una Milano fortemente politicizzata, candidata a divenire capitale economica e morale d'Italia. Ne furono protagonisti alcuni esponenti di una classe medica impegnata nella lotta contro le malattie dell'arretratezza, ma anche contro quelle del progresso, che non esitarono ad assumere ruoli politici fondamentali nella vita della città: fondatori di istituzioni mediche di riferimento ancora oggi, ma anche consiglieri comunali e sindaci. Giorgio Cosmacini, medico, storico della medicina, ha voluto ricostruire, in un tempo di crisi della medicina e della politica, la memoria di figure di uomini per certi aspetti esemplari, tanto scientificamente preparati quanto socialmente impegnati. Postfazione di Carlo Tognoli.