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In una suggestiva cornice medievale, l'autrice qui al suo debutto letterario, ambienta le vicende del Signore di Gordes, proprietario di un imponente castello circondato da boschi e campi lavorati da numerosi servi della gleba dei quali è padrone assoluto. Amante della compagnia femminile, si approfitta delle donne che gli appartengono senza curarsi dei loro sentimenti. Sua favorita è la giovane Janine, la quale tuttavia gode di un trattamento speciale: non solo non le vengono richiesti favori sessuali ma in cambio di "semplice" compagnia riceve preziosi compensi. Per questi motivi le altre donne la evitano o si divertono a punzecchiarla, mentre gli uomini sono costretti a starle lontano per ordine del loro Signore. Avvilita e rattristata da ciò, un giorno Janine decide di chiedere al suo Signore di non favorirla più, ma lui si adira terribilmente. Tornata ai campi la giovane scoppia in lacrime e un contadino, André, intenerito dalla sua disperazione decide di violare la legge del Signore di Gordes consolandola. Ben presto i due si ritrovano amanti, costretti a nascondere la loro relazione. Una serie di equivoci porterà a risvolti in apparenza romantici, che ben presto si riveleranno invece assai inquietanti. Ben presto i protagonisti si accorgeranno che non tutto è come appare.