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Per secoli città romana, periferica e modesta, chiusa nel quadrilatero di mura antiche; dal 1563 capitale sabauda, trasformata dagli architetti barocchi nel "più bel villaggio del mondo" (Montesquieu); a metà Ottocento, guida del Risorgimento, in un fervore di presenze nazionali, di dibattiti politici, di energie intellettuali; all'inizio del Novecento capitale dell'imprenditoria, la moda, l'automobile, il cinema, gli aeroplani. Nel secondo dopoguerra città della Fiat e della monocoltura industriale, simbolo del boom economico e delle sue contraddizioni; oggi città che riscopre un'identità propria, in un percorso innovativo e arduo tra le secche della crisi economica. Torino ha tante stagioni, che nel corso dei secoli si sono alternate in un ricorrere di resurrezioni e decadenze: e forse proprio in questo si ritrova il suo carattere distintivo, nella capacità di "reinventarsi" ogniqualvolta le vicende storiche le hanno sottratto un ruolo e l'hanno messa di fronte alla necessità di ridefinirsi.