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Ferito in Aspromonte, Garibaldi venne condotto alla fortezza del Varignano, nel golfo della Spezia, dove restò per quasi tre mesi con una pallottola nel piede destro, rischiando la perdita di un arto e forse anche la morte. Una storia di malasanità ante litteram, nonostante attorno al capezzale dell'Eroe si fosse radunato un consesso di medici illustri... "Ho letto con vero piacere ed interesse questo libro, le cui pagine chiariscono discussioni, incertezze, diverbi dei pareri medici e, cosa non da poco, l'arresto di un personaggio che sconvolse l'opinione pubblica mondiale. L'autore ci porta a rivivere avvenimenti, luoghi, controversie relative al viaggio, ai soggiorni attraverso i quali il mio bisnonno fu trasportato ferito e dolente. Vicende poco note e rese più vive dalle belle immagini d'epoca pubblicate nel libro, che illustrano gli avvenimenti con l'affetto commovente per il personaggio, espresso dalla mano degli artisti..." (dall'introduzione di Anita Garibaldi)